Contro il cambiamento climatico, oggi la Giornata Mondiale della Terra

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22 apr Contro il cambiamento climatico, oggi la Giornata Mondiale della Terra

Il 22 aprile si celebra la Giornata Mondiale della Terra, la manifestazione ambientalista promossa dalle Nazioni Unite che in 192 Paesi coinvolge più di 22.000 organizzazioni per promuovere la cultura della sostenibilità, facendo informazione indipendente sulle tematiche del cambiamento climatico, dei modelli di sviluppo, sugli stili di vita e le scelte di consumo responsabili. Perché le criticità si fanno sempre più urgenti ed è necessario l’impegno di tutti.

La Terra si surriscalda: il 2015 è stato l’anno più caldo nel decennio più caldo del secolo. Secondo gli studi del World Metereological Organization, l’agenzia delle Nazioni Unite che studia i fenomeni atmosferici e i cambiamenti climatici, rispetto al periodo preindustriale le temperature medie sono aumentate di un grado, a metà strada verso la soglia dei 2 gradi centigradi oltre la quale i cambiamenti climatici renderanno la vita sul pianeta più instabile e precaria.

Il ventunesimo secolo è stato caratterizzato dal più alto numero di ondate di siccità mai registrato, con implicazioni pesanti sulla salute umana, l’agricoltura e la biodiversità. E secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change, il contrasto tra stagioni umide e secche continuerà a crescere e i fenomeni climatici ad estremizzarsi.

La crescita della temperatura incide sul ciclo dell’acqua non solo velocizzandone l’evaporazione, ma anche moltiplicando l’intensità delle piogge, dato che l’aria calda trattiene più umidità. Secondo gli scenari delineati dalla World Bank, in un pianeta più caldo di 4 gradi circa 1 miliardo di persone, che attualmente vivono in zone caratterizzate da clima monsonico e presso il delta di grandi fiumi, saranno esposte a tifoni, inondazioni, frane. Ma anche perdita di derrate alimentari e risorse idriche a causa di periodi prolungati di siccità.

Le energie fossili, responsabili delle emissioni di gas serra, rappresentano oggi la principale causa del cambiamento climatico. Per invertire questa tendenza c’è bisogno di adottare un modello di sviluppo sostenibile e scelte energetiche basate su fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Per il referendum del 17 aprile non è stato raggiunto il quorum, ma si è aperta una riflessione sulla strategia energetica nazionale, che deve essere portata avanti con uno sguardo aperto al mondo e al futuro.

Oggi il Presidente del Consiglio Renzi e il Ministro dell’Ambiente Galletti sono a New York per la firma degli accordi di Parigi sul Clima. Un buon auspicio per portare avanti un serio dibattito sulle scelte energetiche anche in Italia.

Officinae Verdi
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