Aumento delle bollette energetiche: rimandato a settembre

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21 lug Aumento delle bollette energetiche: rimandato a settembre

E’ stato sospeso in via cautelare dal Tar della Lombardia l’aumento delle bollette energetiche che l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas aveva annunciato, a partire da Luglio, in occasione della revisione trimestrale dei prezzi.

Per il metano, l’aumento dell’1,9% previsto era basato sulla crescita del prezzo della materia prima: il gas è infatti ancora legato all’andamento del petrolio che, dopo i minimi storici dei 25 $/barile toccati nella seconda metà del 2015, è risalito sopra i 50 $ e, secondo le stime della International Energy Agency contenute nel Rapporto di Luglio 2016 per il mercato, dovrebbe stabilizzarsi nel corso del 2016 – 2017.

Per l’energia elettrica l’aumento del 4,3% era piuttosto anomalo in uno scenario di mercato caratterizzato dalla sovracapacità delle centrali che, al contrario, dovrebbe far scendere il prezzo.

Cosa è accaduto? Terna, che gestisce la rete elettrica nazionale con l’obiettivo, tra gli altri, di assicurare che l’energia arrivi ovunque senza interruzioni nel servizio, acquista energia dagli operatori all’ingrosso per sopperire ad eventuali malfunzionamenti. Nei mesi scorsi, le società che producono energia hanno fatto cartello, in alcune parti d’Italia, per immetterne una quantità minore sul mercato e far salire il prezzo, provocando extra-costi di dispacciamento per 300 milioni €/trimestre per il gestore della rete elettrica.

Un comportamento contrario alle regole del libero mercato, che ha determinato l’apertura di un’indagine dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas finalizzata a verificare quali comportamenti anomali siano stati adottati dagli operatori sul mercato all’ingrosso dell’energia elettrica e avviare eventuali procedimenti sanzionatori.

Il Tar della Lombardia, accogliendo il ricorso del Codacons, ha rinviato al 15 settembre la decisione su un eventuale aumento delle bollette.

Intanto per l’autunno si profilano altre spese all’orizzonte: per 32 milioni di case e imprese è previsto il cambio del contatore, per una spesa tra i 120 – 150 €, che porteranno però vantaggi di gran lunga superiori alle spese.

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